Parco Archeologico

A 200 mt dall’HOTEL ALEXANDER si trova  il museo e il  parco archeologico  di Naxos dove,  circondati da una lussureggiante vegetazione, con l’Etna  sullo sfondo e splendidi scorci della baia e del monte di Taormina, si passeggia nell’antica città, tra le sue larghe vie, le fortificazioni di pietra lavica, frammenti di edifici sacri e abitazioni, di altari e fornaci.

Il parco archeologico a Giardini Naxos   è uno dei luoghi più affascinanti di questo territorio: qui tra vegetazione e panorami magnifici è possibile seguire i tracciati  della prima colonia greca Siciliana fondata,  nell’VIII secolo a. C., all’estremità sud della baia di Naxos, nella penisola  originata da uno spettacolare fiume di lava  giunto sino al mare in epoca preistorica.  

 Su questo  fertile   promontorio (cosi diviene la terra originata dalla trasformazione della lava) approdarono  i  migranti Greci per costruirvi la loro prima città in Sicilia, chiamandola Naxos in onore dell’isola dell’Egeo, patria di alcuni membri della spedizione. Dalla nuova Naxos inizia la storia della Sicilia greca che diverrà, nel V secolo a.C., col dominio di Siracusa, una   potenza autonoma in lotta per l’egemonia sul Mediterraneo. E fu Siracusa (la più grande città europea dell’epoca)  nel 403 avanti Cristo a distruggere radicalmente   Naxos per vendicarsi della sua alleanza con Atene. Il centro urbano si sposterà di poco, a Taormina  sorta sul monte  Tauro,  e nella baia rimarrà il porto con il suo arsenale di navi e le fornaci che continueranno a produrre anfore anche in epoca romana.

La colonia di Naxos, con la sua vita di pochi secoli,  non arrivò ad affrontare le trasformazioni   dell’età ellenistica e romana: il sito di Naxos  è dunque un raro esempio di impianto arcaico  su cui  non si è mai più edificato e questo lo rende ancora più prezioso per le ricerche archeologiche sull’urbanistica originaria delle colonie. Ricerche fondamentali, dato che è proprio nelle  colonie greche a nascere, in occidente, il concetto stesso di urbanistica: nelle colonie, per la prima volta, le città non nascono spontaneamente come casuali e successivi agglomerati di edifici ma è necessario pianificare sin dall’inizio la loro disposizione e difesa in un territorio abitato da potenziali nemici.

 Anche se, per occhi non esperti, è difficile   ricostruire l’immagine  della prima colonia di cui non restano che le fondamenta (per comprendere quanto fosse ricca e colorata la città bisogna visitare il museo, all’interno del sito, in cui sono esposti molti degli elementi architettonici che decoravano gli edifici), il parco di Naxos è  un luogo incantato che dà la l’emozione di essere fuori dal tempo. All’interno del parco  archeologico svanisce alla vista (e all’udito) l’animato paese turistico e si è immersi in una meravigliosa macchia mediterranea mista a piante subtropicali con   palme, alberi di aranci, limoni e mandarini, sculture di cactus, enormi agavi, olivi contorti, noci, nespoli,  macchie di oleandri, e filari di cipressi, e perfino le colture raccontano qui brani di storia siciliana: gli agrumi e i sistemi di irrigazione, rimasti ancora oggi gli stessi, introdotti dagli arabi, grandiosi alberi di gelso che ricordano la produzione della seta in Sicilia.

 All’interno dell’ parco archeologico di Naxos si trova il museo, un edificio a due piani, costruito accanto ai resti di un fortino del XVII- XVIII,   che, attraverso  preziosi ritrovamenti degli scavi, racconta la storia   dell’espansione greca in Sicilia, un torrione cinquecentesco con reperti di archeologia subacquea e una torre d’avvistamento del quattrocento.

Il parco   è aperto tutti giorni dalle 9 ad un’ora prima del tramonto,  il museo è aperto il lunedì dalle 9 alle 14. Tutti gli altri giorni dalle 9 alle 14 e dalle 15 alle 19.

L’entrata è  accanto  al castello medievale di Schisò (chiamato anche Palazzo Paladino), raggiungibile dall’Hotel  ALEXANDER  con una passeggiata  a piedi  di 15 minuti sul lungomare.